DELIBERE
Stagione 2011-12
DAL C.U. N°90 DEL 05-04-2012 DEL COMITATO REGIONALE F.V.G.
.........OMISSIS.......
GARE DEL 01/04/2012
GARE SOSPESE O NON DISPUTATE
GARA DEL 01/04/2012 ESPERIA ANTHARES – ISONZO
IL GIUDICE SPORTIVO TERRITORIALE,
• esaminati il rapporto dell’arbitro ed il relativo supplemento riguardanti la gara ESPERIA ANTHARES – ISONZO dell’1.04.2012, valevole per il Campionato di Prima Categoria, Girone “C”;
• preso atto che la gara suindicata, iniziata alle ore 16.00, veniva sospesa dall’arbitro, dopo che la stessa, per un grave infortunio occorso al calciatore SPADARO Massimiliano dell’A.S.D. Esperia Anthares, era stata interrotta al 44’ del 2° tempo quando dovevano ancora essere giocati un minuto dei tempi regolamentari e quattro minuti di recupero;
• rilevato che il predetto infortunio aveva profondamente turbato sia i calciatori che i Dirigenti di entrambe le squadre nonché l’arbitro stesso (il calciatore Spadaro Massimilano, a seguito di uno scontro di gioco, cadeva a terra sbattendo violentemente il capo al suolo, il che gli causava la perdita dei sensi protrattasi per qualche minuto e copiosa perdita di sangue dalla testa; veniv
immediatamente soccorso da un calciatore della squadra avversaria, di professione paramedico, che gli prestava le prime cure fino all’arrivo dell’ambulanza, giunta dopo circa 10 minuti; i sanitari medicavano l’infortunato, gli immobilizzavano la testa, gli applicavano un collare, dopodiché, non senza difficoltà, riuscivano a metterlo sull’ambulanza nel mentre lo stesso era in evidente stato di shock);
• rilevato, altresì, dagli atti che a causa di tale grave infortunio e del lungo intervento operato sul
terreno di gioco dai sanitari immediatamente allertati e giunti sul posto, i Dirigenti ed i calciatori di tutte e due le squadre, turbati profondamente per l’accaduto, manifestavano a più riprese all’arbitro (anche lui sconvolto per l’incidente), durante l’arco temporale intercorso fra l’interruzione della gara, subito dopo l’incidente, e l’uscita dell’ambulanza dal campo sportivo (circa tre quarti d’ora) la loro indisponibilità a disputare i minuti che mancavano fino al termine della gara;
• valutato che, dopo che il calciatore infortunato era stato condotto via in ambulanza, non sussistevano più né per i calciatori né per l’arbitro le condizioni di serenità necessarie per poter proseguire l’incontro a causa del citato grave infortunio e del trauma emotivo che era stato causato nella circostanza ai presenti;
• preso atto che, sulla base di quanto accaduto e sopra descritto, l’arbitro sospendeva in via definitiva la gara alle ore 18.28, dopo un’interruzione durata circa tre quarti d’ora;
• considerato che la detta gara non aveva avuto un regolare svolgimento in quanto non
regolarmente conclusa (dovevano essere ancora giocati un minuto dei tempi regolamentari e quattro minuti di recupero con la squadra dell’Isonzo che conduceva per 2-0);
P.Q.M.
Delibera, ai sensi dell’art. 17, punto 4, lett. c) C.G.S. la ripetizione della gara ESPERIA ANTHARESISONZO, valevole per il Campionato di Prima Categoria, Girone “C” ; i relativi atti vengono rimessi al Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia FIGC/LND per i conseguenti adempimenti di competenza.
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DAL C.U. N°78 DEL 06-03-2012 DEL COMITATO REGIONALE F.V.G.
.........OMISSIS.......
6.1.1. CAMPIONATO DI PRIMA CATEGORIA
GARE DEL 19/02/2012
RECLAMO
GARA DEL 19/02/2012 MEDEA – ESPERIA ANTHARES
IL GIUDICE SPORTIVO TERRITORIALE,
• a seguito delle decisioni adottate nel corso della riunione del 21.02.2012 in relazione al preannuncio di reclamo, inviato con fax in data 20.02.2012, dalla A.S.D. ESPERIA ANTHARES in merito alla gara MEDEA – ESPERIA ANTHARES, valevole per il Campionato di Prima Categoria - Girone “C”, disputatasi a Medea (pr. di Gorizia) il 19.02.2012 e conclusasi con il risultato di 1-0;
• visto il reclamo trasmesso con raccomandata spedita il 25.02.2012, nei termini e nei modi previsti dalle norme in vigore, dalla A.S.D. Esperia Anthares, con il quale la stessa chiedeva la ripetizione della suindicata gara per un errore tecnico commesso dall’arbitro;
• visto il supplemento di rapporto dell’arbitro, allegato al rapporto della gara in questione ed in cui l’arbitro stesso dichiarava testualmente: ”Al 19’ del primo tempo ho accordato un rigore in favore dell’A.S.D. Medea: nell’esecuzione dello stesso, il pallone dopo essere stato calciato in direzione della porta ha colpito il palo, rimanendo in campo per poi essere calciato a rete dallo stesso giocatore incaricato dell’esecuzione (senza che nessun altro giocatore lo toccasse). Non accorgendomi dell’errore tecnico commesso nell’immediatezza, ho convalidato la rete. Solamente dopo che il gioco era ripreso mi sono accorto dell’errore, quando ormai non era più possibile correggere l’errore commesso”;
• preso atto che dalle dichiarazioni dell’arbitro emerge che nella circostanza era stata disattesa la regola 14 (il calcio di rigore) del Regolamento del Giuoco Calcio (edizione 2011, pagg. 162 e 163) lì dove recita: “Procedura – omissis – il calciatore incaricato di eseguire il calcio di rigore deve calciare il pallone in avanti; egli non può toccare di nuovo il pallone prima che lo stesso sia stato toccato da un altro calciatore; il pallone è in gioco quando è calciato e si muove in avanti”; “Infrazioni e sanzioni – omissis – Se dopo che il pallone è stato calciato, l’esecutore del calcio di rigore tocca il pallone di nuovo (ma non con le mani) prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore, un calcio di punizione indiretto sarà accordato in favore della squadra avversaria nel punto in cui è stata commessa l’infrazione ( vedi regola 13 – punto di esecuzione del calcio di punizione) – omissis”;
• preso atto che l’A.S.D. Medea non faceva pervenire controdeduzioni relative al predetto reclamo entro i termini previsti;
• considerato che trattasi di un errore arbitrale non più insindacabile in quanto spontaneamente e correttamente ammesso dall’arbitro e certificato dallo stesso nel supplemento di rapporto allegato al rapporto relativo alla gara in questione;
• ribadito, quindi, che nella fattispecie in esame esula il principio della insindacabilità, in quanto è lo stesso direttore di gara (a cui è demandato, in campo, in via esclusiva, l’esame di ogni decisione di rilevanza tecnica o disciplinare ex art. 29, punto 3, del C.G.S.) a riconoscere, sin dall’inizio, ed ad attestare di essersi sbagliato, motivo per cui è compito degli Organi di Giustizia Sportiva esaminare la vicenda nel suo complesso per giudicare se l’accertata irregolarità abbia concretamente influito sulla regolarità di svolgimento della gara e sull’esito della stessa;
• ritenuto che l’errore in cui è incorso l’arbitro e consistente nell’aver convalidato la rete e nel non aver invece accordato, dopo l’infrazione commessa dal calciatore del Medea nell’esecuzione del citato calcio di rigore, un calcio di punizione indiretto in favore della squadra avversaria (Esperia Anthares), ha influito sul risultato finale della gara, conclusasi, come sopra evidenziato con il punteggio di 1 – 0 a favore della squadra del Medea, in virtù della citata rete su rigore, erroneamente convalidata dall’arbitro;
P.Q.M.
a) in accoglimento del reclamo proposto dall’A.S.D. Esperia Anthares, dichiara, ai sensi dell’art. 17, punto 4, lett. c) C.G.S., non regolare la gara MEDEA – ESPERIA ANTHARES del 19.02.2012, valevole per il Campionato di Prima Categoria, Girone “C”, e ne ordina la ripetizione;
b) dispone, ai sensi dell’art. 33, punto 13, del C.G.S., per la restituzione della tassa reclamo all’A.S.D. Esperia Anthares;
c) rimette gli atti al Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia FIGC/LND per i conseguenti adempimenti di competenza.
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