INTERVISTA

 

 

 

City Sport intervista a Sergio Milos (13/01/2003)

SECONDA CATEGORIA / Sergio Milos illustra i progetti del gruppo di Visogliano

Latte, i purché del successo

   Il Latte Carso sembra voler fare sul serio: primo posto in classifica, la più diretta inseguitrice, ossia il Villesse, staccata di sette lunghezze, la promozione a portata di mano, ma soprattutto una grande voglia di tornare in campionati più consoni al valore della squadra. Gli ultimi anni dei “lattai” sono stati densi di emozioni, prima tre promozioni consecutive, capaci di catapultarli dalla Seconda categoria all’Eccellenza, quindi altrettante retrocessioni che hanno fatto tornare i ragazzi di Visogliano al punto di partenza. Insomma, forse è l’annata giusta per poter tornare a festeggiare. Sergio Milos, segretario factotum, ci spiega la filosofia con cui il Latte Carso ha veleggiato nei “mari” del calcio dilettantistico locale.

 

Gli ultimi anni sono stati contrassegnati da gioie ed amarezze In un’altalena di saliscendi.

Abbiamo collezionato prima tre promozioni e poi un ugual numero di retrocessioni. Giocare il campionato di Eccellenza è stato un notevole sforzo economico, quando ci siamo resi conto che tale impegno non era supportato da un’adeguata cornice di pubblico, si è deciso, dì intesa con il Presidente Pelloni, di puntare tutte le nostre carte sui giovani prodotti del vivaio. Inutile negare che questi ragazzi hanno pagato tale scotto, tornando a quella seconda categoria da cui eravamo partiti”.

 

La squadra sembra aver trovato finalmente, non tanto la sua quadratura tecnica che già c’era, quanto la sua maturità. È d’accordo?

“Rispetto alla passata stagione l’organico non ha subito stravolgimenti, accanto al nostro gruppo di giovani è stato inserito un terzetto di giocatori di provata esperienza, che dovrebbero fare un po’ da “chiocce”, in modo particolare nei momenti più difficili dell’annata: Malusà, Di Stasio e Miorin, sono questi i giocatori con quel pizzico di “saggezza” in più. Fino ad ora stiamo facendo bene, il passo è quello giusto, possiamo dire che il progetto dl Pelloni riprende quota”.

 

Tanti giovani, con qualcuno di essi che adesso ha avuto la sua consacrazione.

“Abbiamo un bel gruppo di giovani, siamo forse il sodalizio che più punta su questa risor­sa, i nomi sono quelli di Maccarone, classe ‘81, di Perossa, più grande di appena un anno, di Carbone, una nuova scoperta che è nato nel 1985, Marzari, classe ‘81, ha avuto quest’anno la sua esplosione definitiva, ma per noi non è una sorpresa. Quando giocava tra gli juniores regionali ha collezionato la bellezza di 34 reti, nella passata stagione è andato a segno 10 volte, insomma i suoi gol potrebbero regalarci qualcosa di sostanzioso”.

 

Il  vostro punto di partenza è stato mister Mendella, nonostante la retrocessione della passata stagione, come mai?

“L’ultima retrocessione è stata piuttosto rocambolesca, c’erano tante formazioni che certamente meritavano più di noi la retrocessione. Quando si è fatto il punto della situazione si è ritenuto di non poter addebitare le colpe all’allenatore e tutti quanti ci siamo concessi una nuova chance per poter risalire la china”.

 

Parliamo un po’ delle avver­sarie, quali sono quelle più temibili nella volata promozione?

“Villesse e Fogliano hanno speso tanto per poter allestire degli organici in grado di farla da padrone. Per fare un esempio è proprio di questi giorni la notizia che il Villesse ha comprato il promettente Kovic dal Vesna. Tra le triestine mi ha impressionato il Primorec: mister Sorrentino è preparato. Mi meraviglia la classifica deficitaria del Kras, fino ad ora non hanno sicuramente demeritato. In chiave play-off inserisco il Domio mentre è da apprezzare la scelta dello Zarja/Gaja, di affidarsi esclusivamente a giocatori dell’altipiano”. (S.B.)

 

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